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Comunicazione efficace in famiglia

Cosa e’ la comunicazione efficace in famiglia?

Non importa se siamo sposati, separati con figli o senza figli, comunicare in modo efficace in famiglia è davvero importante. Certo in qualsiasi ambito della nostra vita è fondamentale una comunicazione chiara che tenga conto del contesto, ma soprattutto del destinatario del nostro messaggio. Mettersi dal punto di vista dell’altro è la prima cosa da fare per far passare al nostro marito/moglie o compagno/a o anche ai figli o perché no, amici, parenti, colleghi, il proprio pensiero e il proprio bisogno.

Ma come si definisce la comunicazione efficace?

Si può dire senza dubbio che è un modo per affrontare un conflitto, elemento naturale e inevitabilmente presente all’interno delle relazioni interpersonali.

È noto che il termine conflitto ci riporta al concetto di urto, a quello di scontro, di sentimenti, di passioni, di idee, di antagonismo, mancanza di apertura verso l’altro, di comprensione, tuttavia i conflitti non devono essere visti sempre in modo negativo. Attraverso, infatti, il loro superamento si può arrivare ad una comunicazione migliore e più profonda.

Se riflettiamo solo un pò, si può arrivare ad intuire che solo da un problema che crea inevitabilmente disequilibrio si giunge a un nuovo equilibrio che a sua volta può portare, non solo ad una crescita di coppia o a un nuovo modo di interagire con i propri figli, ma anche ad una crescita personale, ad un piccolo o grande cambiamento in noi stessi, e quindi ad una nostra evoluzione personale. E questo certo non si può dire che sia negativo.

Discutere, confrontarsi, allontanarsi e riavvicinarsi, ma anche separarsi in modo costruttivo ci fa crescere ed andare avanti. Fermarsi al dolore, al blocco emotivo e relazionale, alla lotta contro l’altro ci fa entrare in stanze chiuse senza via d’uscita che non portano a nulla, se non al perpetuarsi di sofferenza inutile e stantia che ci immobilizza senza farci trovare una via d’uscita.

Quindi imparare a gestire il conflitto, dovrebbe essere la base del nostro comunicare. Azzarderei a dire che dovrebbe essere insegnato a tutti, anche ai bambini a scuola, per crescere futuri adulti capaci di vivere le proprie relazioni in modo più sano, efficace e gratificante.

A questo punto ci si può chiedere: ma se si impara a comunicare in modo efficace si perde la spontaneità? Non possiamo più essere liberi di esprimere le emozioni, non ci possiamo più arrabbiare o anche dovremmo controllare sempre come la prende la persona o le persone con cui parliamo?

La risposta è chiaramente negativa.

Non è certo semplice vivere le proprie emozioni e mettersi nei panni dell’altro, soprattutto quando siamo arrabbiati e pensiamo di avere ragione, ma già iniziare a fermarsi un attimo ed ascoltare cosa sentiamo è un primo passo per trasformare la nostra rabbia in strumento di cambiamento.

Il dolore, la rabbia sono emozioni essenziali per la nostra esistenza e costituiscono segnali importanti per avvisarci che c’è un pericolo o qualcosa che nuoce alla nostra sopravvivenza, al nostro equilibrio. Ma se ci fermiamo solo ai segnali e non cerchiamo di cambiare la situazione, eliminando il pericolo o quello che semplicemente ci fa soffrire, resteremo immobilizzati nella nostra posizione, senza alcuna possibilità di cambiare qualcosa, senza evolvere e raggiungere un nuovo benessere.

Spesso si tende a controllare gli altri per paura di essere traditi, di essere fregati perché abbiamo avuto nel passato una o anche tante delusioni, ma questo certo non ci dà la sicurezza di non soffrire. Quello che dobbiamo imparare è porre la giusta attenzione a noi stessi e a chi ci circonda, solo in questo modo potremmo creare soluzioni adeguate ai problemi che inevitabilmente si presentano nella vita.

Ma non è finita qui. Arrivederci al prossimo approfondimento sul conflitto e la comunicazione efficace…

Dott.ssa Marika Malagutti

Studio Legale Casale & Partners

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